“Le Ménagier de Paris” è stato tradotto in italiano

da

Tre anni di lavoro. Ma ne è valsa la pena. Le Ménagier de Paris è stato finalmente tradotto in italiano da Pietro e Gabriella Gelmi e pubblicato per i tipi di Radici Due di Gandino, con il titolo Educare una moglie adolescente. Un’opera di qualità, di oltre 500 pagine, illustrata con miniature d’epoca e arricchita da un glossario che riporta esaurienti spiegazioni sui termini desueti in francese antico che costellano il testo.

La copertina de Le Ménagier de Paris, tradotto in italiano con il titolo Educare una moglie adolescente

Il trattato di morale e di economia domestica fu composto intorno al 1363 da un anonimo borghese, forse un funzionario della corona all’epoca di re Carlo VI , della dinastia dei Valois, passato alla storia come “Carlo, il beneamato”. Ma come altre opere di quel periodo storico, nacque sull’onda di un vero e proprio movimento letterario, promosso dal padre di Carlo VI, Carlo V, detto “il Saggio”, il sovrano che fondò la Biblioteca Reale, la futura Biblioteca Nazionale di Francia. Fu dietro alla richiesta di re Carlo V, ad esempio, che Guillaume Tirel, il primo cuoco francese di professione di cui si conservi memoria, soprannominato Taillevent per il suo gran naso che sembrava quasi tagliare il vento o forse, secondo altre versioni, per il finissimo olfatto di cui era dotato, scrisse in forma poetica Le Viandier Taillevent (1380).

Le Ménagier de Paris, miniatura del XV secolo

L’anonimo autore del Ménagier de Paris compose l’opera per la giovane sposa, un’adolescente di 15 anni. Il libro racconta la vita di una famiglia benestante del XIV secolo nella sua quotidianità. In particolare, descrive le fatiche di una moglie giovanissima, una sposa bambina, inesperta della condotta della casa e del mondo parigino. Insieme al Livre pour l’enseignement de ses filles redatto nello stesso periodo (1371) dal nobile angioino Geoffrey de La Tour Landry, il Ménagier è considerato il più famoso trattato medievale sull’educazione delle donne. Contiene precetti morali, fatti storici, istruzioni sull’arte di gestire una casa, informazioni sui consumi del re, dei principi e della città di Parigi alla fine del XIV secolo, consigli sul giardinaggio e sulla scelta dei cavalli. Ma anche un ampio spazio dedicato alla cucina e a un testo sulla caccia con lo sparviero.

L’opera, di grande interesse storico e linguistico, segue il modello di un trattato giuridico o di una summa teologica: composta da tre parti, è catalogata in “sezioni” a loro volta suddivise in “articoli”. Rimase però incompleta: nelle intenzioni dell’autore avrebbe dovuto contenere anche una parte dedicata ai divertimenti, ai giochi di parole, agli enigmi e ogni altra cosa utile per intrattenere gli ospiti.

Le Ménagier de Paris si iscrive nella corrente didattica e moraleggiante che nasce alla fine del Medioevo, dove gli autori non sono dei religiosi ma dei laici. L’opera, dimenticata per 450 anni, fu pubblicata per la prima volta nel 1846 dal barone Jérôme Pichon, accademico di Francia e titolare di una eccellente collezione di manoscritti e rari. Pichon se ne occupò per conto della Società dei bibliofili francesi. Scovò un primo manoscritto nel catalogo di vendita della collezione Huzard: 280 piccoli fogli di carta in-folio parvo.

Più tardi scoprì l’esistenza di un altro manoscritto in vellum, più antico del suo, di 173 fogli in-folio, datati apparentemente dal XV secolo e ornati con una miniatura. E il 14 maggio 1845, la Société des Bibliophiles français ne decise la stampa, prima che altri esemplari del libro venissero conosciuti. Qualche mese dopo, nel 1846, Le Ménagier de Paris fu infine pubblicato in due tomi sotto il titolo Le Ménagier de Paris. Traité de morale et d’économie domestique composé vers 1393 par un Parisien pour l’éducation de sa femme.

Virginia Valente

Educare una moglie adolescente di Pietro e Gabriella Gelmi (costo 25 euro) è attualmente disponibile presso la biblioteca parrocchiale e il negozio Flower Heart di via Papa Giovanni a Gandino (Bergamo). Informazioni a questo indirizzo: lumen.biblioteca@gmail.com