Corsa all’Anello, il gusto di vivere la storia

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Corsa all’Anello: a Narni il gusto di vivere la storia si respira nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. L’edizione 2021 è sul web: www.corsallanello.it. Conferenze, spettacoli, interviste, video, mostre e tour virtuali, momenti di intrattenimento ed appuntamenti gastronomici. E anche una piazza virtuale in 3D. Matteo Matticari, cultore della storia della festa, ci guida alla scoperta di una delle più straordinarie rievocazioni storiche dell’Umbria medievale.

De anulo argenteo currendo in festo beati Iuvenalis de mense maij. Stabiliamo che ad onore e reverenza del gloriosissimo Giovenale martire, patrono, governatore e difensore del popolo e del Comune della città, nel giorno della sua festività, che si celebra il terzo giorno del mese di maggio, si debba correre l’anello d’argento, che sia del valore e stima di cento soldi cortonesi, e il palio, di cui è fatta menzione nel capitolo precedente, sia del valore di tre libbre d’oro, in questo modo: il Vicario della città faccia annunciare pubblicamente per la città tre giorni prima della festa, una volta al giorno, che chiunque possieda un cavallo si debba preparare; come e dove riterrà opportuno, per correre l’anello e il palio in quel giorno, e che quelli che vogliono correre si debbano presentare nella piazza maggiore della città, e che a coloro che stanno lì si debba mandare a dire, che tutti quelli che vogliono correre all’anello, debbano stare dall’angolo della chiesa di San Salvato, all’interno verso la fontana, e, dopo che l’anello sia stato posto nel solito luogo, debbano correre uno dopo l’altro con l’asta o bordone, uno per volta, secondo la volontà del Vicario o dell’ufficiale presente, e al cavaliere, che correndo avrà lanciato la sua asta nell’anello, secondo il giudizio dello stesso Miles, si debba dare e assegnare l’anello in segno di vittoria e onore.
Tuttavia ronzini da soma o giumente non possano correre ne conquistare l’anello. Aggiunto questo che per primo a correre sia uno delle potestà delle brigate di Mezule, secondo a correre sia uno delle potestà di Fraporta, il terzo sia uno delle potestà del terziere di Santa Maria.

(Dagli Statuta Illustrissimae Civitatis Narniae – Libro I, capitolo V).
La lettura del bando precede di tre giorni l’inizio delle celebrazioni in onore del patrono della città di Narni (foto: terninrete)

La Corsa all’Anello di Narni nasce nel Basso Medioevo, in onore del santo patrono Giovenale. Ogni 3 maggio a Narni, si riunivano le autorità religiose e comunali ed i rappresentanti dei castelli del territorio circostante per celebrare la gloria del santo patrono. In questa giornata il Comune organizzava manifestazioni e gare per esaltare l’abilità dei giovani narnesi, che dimostravano così la loro preparazione nella difesa della città.

Tre giorni prima della Festa del patrono, il Dominus Vicarius, massima autorità cittadina, faceva leggere il bando, con il quale si invitavano i giovani dei vari terzieri cittadini a gareggiare tra loro e tutto il popolo a festeggiare, in onore di San Giovenale. Dopo aver reso omaggio, nella cattedrale, alle spoglie del santo, il popolo si radunava nella Piazza dei Priori, da dove i cavalieri dei terzieri, partivano a turno, in un ordine stabilito, lanciandosi al galoppo verso l’anello e cercando di infilarlo con la lancia.

Ricalcando l’antica tradizione, ormai da più di cinquant’anni, nel periodo che precede la seconda domenica di maggio, Narni rivive le sue giornate medievali. Il clima rovente di una tenzone equestre si aggiunge al folclore delle sfilate storiche. Proprio come allora, il banditore, prima dall’apposito antico pulpito nella piazza principale e poi a cavallo per le vie del centro storico, dà l’avvio ai quasi 20 giorni di rievocazioni, manifestazioni, cortei storici, spettacoli, mercati, mostre e convegni.

Scorcio di un ambiente medievale allestito per la Corsa all’Anello (foto: Ente Corsa all’Anello)

La recita del “bando” decreta anche l’apertura di apprezzatissime osterie e forni, quasi a prepararsi con l’animo e la mente, all’apoteosi finale della seconda domenica di maggio, quando in una corsa veloce e misurata nella precisione, un gruppo di cavalieri si affronta, affinché un terziere prevalga sugli altri e conquisti l’ambito Anello d’argento.

Tutto parte dallo studio diretto delle fonti documentarie. In primis gli originali ed antichi Statuti comunali, le Riformanze e gli atti notarili e religiosi conservati nelle biblioteche e nell’Archivio di Stato. Da queste preziose fonti, tipiche dell’autonomia amministrativa dei comuni dell’Italia centrale, hanno preso spunto l’Associazione Corsa all’Anello ed i rievocatori delle tre parti in cui era divisa la città, ossia i terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria, attenti cultori dell’analisi iconografica locale e nazionale, per realizzare gli abiti, le ricostruzioni, gli spettacoli, gli eventi e le cerimonie medievali.

Per quanto riguarda i giochi equestri, i tre terzieri di Narni hanno progressivamente limitato l’intervento di cavalieri “stranieri” per costituire delle proprie scuderie, formando e facendo gareggiare propri cavalieri ed allenando propri cavalli, che spesso ben figurano anche in molte altre giostre d’Italia. Al di là della grande gara equestre finale, i terzieri competono anche nei settori coreografici quali il Corteo, le Manifestazioni, le ricostruzioni di Ambienti Medievali ed i gruppi Musici.
Il premio di tanto lavoro dei contradaioli, stimolati ad una sana e costruttiva competizione è il “Bravio per il miglior Terziere” ed a valutarlo e giudicarlo, sono chiamati storici, noti esperti dei vari ambiti in gara, personaggi qualificati, spesso di livello universitario, che attraverso i loro estesi giudizi, stimolano riflessioni e miglioramenti che diventano percepibili di anno in anno.

Una dama del Corteo della Corsa all’Anello (foto: Ente Corsa all’Anello)

L’ARTE DELLA RIEVOCAZIONE La Corsa all’Anello, ricreata con successo nel 1969, ha ormai una sua struttura consolidata, un assetto duraturo e una organizzazione capace di migliorare di anno in anno la qualità della rievocazione.

L’anno storico di riferimento è il 1371, che è l’anno di datazione degli antichi statuti cittadini, conservati nell’archivio comunale. Anche l’Associazione Corsa all’Anello ed i terzieri hanno un proprio statuto, con relativi regolamenti di settore, amministrativo, elettorale, equestre e coreografico. Nell’ottica di un costruttivo coinvolgimento di tutta la città, i ruoli organizzativi e gestionali dell’Associazione, sono proficuamente connessi alle realtà istituzionali e rappresentano il tessuto sociale, economico, culturale e formativo del territorio e delle principali organizzazioni delle rievocazioni storiche.

La Corsa all’Anello di Narni è associata e fondatrice sia della Federazione Italiana Giochi Storici, con sede in Firenze, che della Federazione Europea di Feste e Manifestazioni Storiche. Questa situazione ha permesso la nascita di rapporti e collaborazioni con altre città italiane ed europee. I rappresentanti della Corsa all’Anello possono così confrontarsi di continuo con gli organizzatori di altri importanti manifestazioni storiche. Anche grazie a questi intesi scambi, all’interno dei terzieri sono nati altri gruppi di rievocazione dagli sbandieratori, alle compagnie di arcieri e milites, fino dai teatranti e musici e alla danza storica.

Pubblici eventi come il Bando, la Consegna dei Ceri in Cattedrale, la Corsa all’Anello Storica nella Platea Maior, le benedizioni dei cavalieri giostranti nelle rispettive chiese dei terzieri, sono riproposti così come si svolgevano nella seconda metà del Trecento. Tutte le varie manifestazioni collaterali fanno riferimento all’epoca di passaggio dal libero Comune, ormai in declino, alla sottomissione al potere temporale dei papi, concretizzatasi a Narni, proprio in quegli anni, con la realizzazione della maestosa Rocca Albornoziana. Un monumento visitabile ancora oggi: simbolo imponente, non solo di protezione e rifugio, ma soprattutto di controllo della città e dell’importante linea di traffico che da Roma andava verso il medio Adriatico.

Il Corteo Storico (foto: Ente Corsa all’Anello)

I TESORI DEI TERZIERI Il corteo storico, grande vanto narnese, ormai notoriamente punto di eccellenza nel panorama delle rievocazioni storiche, è basato su personaggi e costumi del periodo di riferimento, per il quale negli anni è cresciuta una documentazione adeguata, raccolta in dettagliate schede di catalogazione, costume per costume.

Ogni terziere e anche l’Associazione stessa hanno una propria sartoria per produrre e mantenere questo autentico patrimonio fatto di centinaia di abiti storici ed accessori ricostruiti, tra i quali armi e gioielli, progettati con le consulenze consulenze di noti esperti del mondo della rievocazione.

Coerentemente è stato deciso un investimento rilevante anche nel particolare gruppo di costumi dedicati alle massime cariche cittadine, civili e religiose, i personaggi di rilievo e le figure con funzione di rappresentanza della città e dei suoi simboli. Questi figuranti hanno l’onore di aprire il grande corteo storico che sfila per le vie del centro, nella serata del sabato che precede la Corsa equestre: rappresentano appunto la città con i suoi personaggi ed offrono un suggestivo spaccato della Narni di fine Trecento. In questa occasione centinaia di costumanti, bellissime dame, uomini d’arme, famiglie nobili, cavalieri, membri del clero e delle corporazioni, delle istituzioni e della società comunale medievale, attraversano le principali vie cittadine, alle luci delle fiaccole e accompagnati dal suono dei musici. I tre terzieri mettono in scena le giornate medievali che spettacolarizzano eventi realmente o verosimilmente accaduti nel cinquantennio tra il 1350 ed il 1400. Un’occasione utile anche per fra conoscere luoghi e spazi della città e favorire le stimolanti prove scenografiche di tanti contradaioli.

La Corsa Storica (foto: Ente Corsa all’Anello)

La Corsa Storica, che si svolge sempre il 3 maggio, festa del patrono San Giovenale, nello stesso luogo e negli stessi modi, proprio dove avveniva nel Medioevo: i giovani cavalieri si sfidano, come i loro coetanei di settecento anni fa, lanciando i cavalli al galoppo nella piazza centrale del centro storico cittadino. La Consegna dei Ceri in omaggio al santo patrono rivive sempre la sera del 2 maggio: vengono rinominati gli stessi castelli e le stesse località allora soggette a Narni e tutte le corporazioni delle arti e dei mestieri, con la stessa quantità di cera, alla presenza del vescovo, così come avveniva in età medievale. La cerimonia rievoca anche l’usanza di concedere la grazia ad un prigioniero.

Il centro storico di Narni, maggiormente nei giorni della Festa, ma in buona misura anche durante tutto l’anno, si arricchisce di quelle trasformazioni attuate negli spazi urbani di ogni terziere, tra i quali l’imbandieramento, l’illuminazione, la ricostruzione di antiche botteghe artigiane e vari luoghi della vita quotidiana dell’epoca. In questo suggestivo percorso, gli operatori del Museo cittadino, accompagnano i turisti, tutto l’anno e su prenotazione, a visitare alcuni tra gli ambienti più suggestivi ricostruiti dai terzieri.

Strutture permanenti che, nate per la corsa all’Anello, arricchiscono l’arredo urbano e l’attrattiva turistica del nostro centro storico, durante tutto l’anno. Si possono ammirare in tal senso alcuni portoni di accesso alla città e strutture lignee di difesa, addossate alle antiche mura, sportelloni che incorniciano le vetrine di esercizi commerciali del centro storico e le botteghe fedelmente ricostruite dello speziale, del vasaio e del decoratore. Ma anche un complesso conventuale con annesso un orto per le erbe officinali.

Un banchetto allestito all’aperto (foto: Ente Corsa all’Anello)

TRA EVENTI E BANCHETTI Tutto durante i giorni della Corsa all’Anello prende vita, con personaggi in costume, suoni, odori e colori. Il programma è ricco anche di svariati eventi culturali: mostre d’arte, sia di stile contemporaneo che di rievocazione storica; e ancora rassegne fotografiche collegate alle manifestazioni storiche, curate insieme ad associazioni specializzate, esposizioni di costumi storici, di armamenti, di strumenti musicali, di illustrazioni.

Tra le iniziative in campo artistico, ormai consolidate, spicca “Tracce”, l’esposizione di arte contemporanea in grado spesso di stupire i visitatori con allestimenti ed iniziative che veleggiano tra le arti e valorizzano spazi inconsueti ma ricchi di fascino. E ancora l’Ars Palliorum, il concorso tra artisti per la scelta del grande palio donato al terziere vincitore dei settori coreografici.

Il cartellone degli eventi prevede ancora concerti, spettacoli teatrali e di strada, di gruppi e compagnie tra le più quotate in Italia ed all’estero. I banchetti medievali, alcuni dei quali forniscono ai commensali anche i costumi dell’epoca, portano ii partecipanti ad immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.

E ancora convegni ed incontri con studiosi e storici sia locali che di profilo nazionale, provenienti da importanti sedi universitarie, come Firenze, Siena, Perugia, Roma e Viterbo con lectiones magistrales di storici come Valerio Massimo Manfredi e Franco Cardini. E poi le collaborazioni, come quella con il Centro Studi Storici di Narni, che per esempio, portò a realizzare un convegno di studi sulle Civiltà del Torneo tra Medioevo ed Età Moderna.

Corsi, laboratori e molte altre attività fanno parte degli eventi che la città di Narni dedica al grande mondo della Rievocazione storica (foto: Ente Corsa all’Anello)

L’Associazione Corsa all’Anello, al fine di promuovere lo sviluppo di conoscenze tra i contradaioli, ha offerto negli anni, diverse occasioni di confronto con esperti di chiara fama. Due citazioni per tutte: l’Ensemble Micrologus per la musica e Sara Piccolo Paci per la preziosa e costante consulenza relativa ai costumi del corteo storico. Un Comitato Cultura interno stimola l’approfondimento su alcuni aspetti della manifestazione, avvicina i mondi della storia e della rievocazione e propone iniziative e produzioni culturali.

La Corsa all’Anello realizza anche eventi con le proprie risorse. Spettacoli autoprodotti, come quello dedicato al condottiere e capitano di ventura narnese Gattamelata, basato su un libro del regista cinematografico Paolo Gazzara e realizzato grazie alla partecipazione dei terzieri. Ma anche innumerevoli piccoli e grandi eventi messi in scena da gruppi interni ai rioni storici, ormai in grado di riempire con grande apprezzamento di narnesi e turisti le piazze del centro storico.

La Corsa all’Anello produce anche cultura, per esempio tramite la realizzazione della collana editoriale “I Quaderni dell’Anello”, giunta ormai alla terza uscita. Sono state date alle stampe una ricerca sui toponimi narnesi, una sulla guerra a Narni nel Medioevo, corredata anche da un dvd, e un’altra sulla storia antica e moderna della Corsa all’Anello. In una speciale rubrica quindicinale, “ I racconti delle pergamene”, vengono pubblicati, sia sul sito internet della Corsa all’Anello che nella pagina facebook ed instagram contributi divulgativi legati a usanze, personaggi e monumenti del periodo medievale, tutti rintracciabili nelle varie fonti storiche.

Altro investimento interessante dell’Ente Corsa nei confronti di un’istituzione culturale cittadina, è rappresentato dal gruppo Narnia Cantores, una originale compagine corale e strumentale, con repertorio esclusivamente medievale condotta dal Maestro Simone Sorini.

Il settore gastronomico, da sempre grande attrazione nelle serate tra aprile e maggio, ha visto un costante impegno verso la qualità delle materie prime alimentari. I terzieri nelle loro caratteristiche ed apprezzatissime “hostarie” e forni propongono la rinomata focaccia ma promuovono anche il vitigno Ciliegiolo di Narni, l’olio umbro di qualità e i primi piatti tradizionali di carni, salumi e formaggi del territorio.

Altra iniziativa ormai consolidata, è l’allestimento del grande Mercato medievale in Piazza dei Priori, colorata e chiassosa occasione di confronto con altre realtà rievocative, per la quale sono stati realizzati dei bellissimi banchi in legno e stoffa. L’appuntamento ricerca la qualità della rievocazione storica e valorizza un artigianato autentico con la riscoperta degli antichi ed affascinanti mestieri.

Belle e coinvolgenti le iniziative rivolte a giovani e giovanissimi. A partire dai Puer Ludens, primo momento di ingresso dei bambini della scuola materna nel mondo della corsa all’Anello, attraverso una cerimonia di investitura in stile medievale. Dalla primissima infanzia, passando per tutti i gradi del percorso scolastico, insegnanti ed educatori, coinvolgono bambini e ragazzi in pomeriggi all’insegna dei giochi di una volta. E madonne e cavalieri in erba, affollano le piazze e le vie cittadine con il loro travolgente entusiasmo.

Sporadiche iniziative coinvolgono i ragazzi anche in orario scolastico, con incursioni nei programmi didattici, grazie a laboratori, recite e a tema e lezioni sull’affascinante mondo della giostra equestre e del cavallo. In questa direzione di rafforzamento dell’identità medievale di Narni, sono poi nate nei terzieri scuole di tamburini e gruppi di danzatrici storiche e di piccoli sbandieratori.

I CORSI DI FORMAZIONE PER IL MONDO DEI RIEVOCATORI L’Associazione Corsa all’Anello ha promosso anche dei laboratori di teatro, sartoria storica, cucina medievale, musica e danza a cui presto si aggiungeranno altre discipline ed attività artigianali connesse al mondo della rievocazione storica. Gli appuntamenti hanno un carattere interdisciplinare ed offrono ai partecipanti la possibilità di mettersi alla prova in occasione di saggi ed eventi pubblici e di arrivare alla fine dei corsi alla realizzazione di costumi e manufatti artigianali. Iniziative pensate per i contradaioli ma aperte anche alla partecipazione esterna, tanto da ambire ad un ruolo di polo formativo di livello nazionale con un calendario di corsi declinato anche on line.

Il palazzo dei Priori di Narni (foto: Tiziana Serpetti per mentinfuga.it)

Di particolare importanza per la storia recente della città è stato il restauro del Palazzo dei Priori, l’antico e prestigioso edificio in cui si riunivano i Priori narnesi, fin dal Medioevo. Nel 2016, dopo accurati lavori, l’importante monumento che si affaccia sulla “Platea Maior”, è stato restituito alla cittadinanza ed il suo piano nobile è stato destinato proprio a sede dell’Associazione Corsa all’Anello. Qui, durante tutto l’anno, i referenti dei terzieri e gli organizzatori progettano le varie iniziative e i tanti eventi per la Corsa all’Anello. Nell’antico palazzo trova spazio anche un archivio e vengono conservati con cura i costumi e gli accessori per il corteo e le altre manifestazioni.

La Sala della Vergine, sede dell’antico Consiglio di Cernita, che nella società medievale svolgeva importanti funzioni istituzionali e civili, sembra la naturale sede di un museo permanente riconducibile alla principale manifestazione narnese ed ospita un’apprezzata ma ancora temporanea Mostra del Costume, prima esperienza di quanto, in modo ancora più importante, si potrà organizzare in futuro.

Allo stesso tempo il sistema della Corsa all’Anello è ben consapevole di essere un veicolo di conoscenza della città e anche una risorsa importante per altri soggetti turistici e commerciali del territorio. E questa sua nuova collocazione autorevole e centrale, porta in vario modo benefici a tante altre realtà narnesi. Ciò vale sia per gli operatori commerciali, della ristorazione, della vendita all’ingrosso, produttori enogastronomici, operatori turistici, che per la necessaria rete di altre realtà di promozione del territorio come l’Associazione Turistica Pro-Narni, il Museo Eroli, Narni Sotterranea, la Rocca Albornoziana e l’Associazione Vivinarni.

Proprio in quelle sale della nuova sede dell’Associazione Corsa all’Anello, c’è stata anche l’occasione di poter esporre un’autentica rarità: gli antichi abiti dei Priori, livree databili tra la fine del XVIII secolo e il primo decennio del XIX secolo, abitualmente conservati nell’archivio del museo cittadino sono stati esposti per far conoscere questa preziosa testimonianza della storia civica e politica del Comune di Narni.

Una esibizione dei musici della città di Narni (foto: Ente Corsa all’Anello)

La Corsa all’Anello ha l’ambizione ed ormai anche la fama, di caratterizzarsi, oltre che per l’avvincente giostra equestre e le apprezzatissime osterie, anche per la cura degli eventi coreografici, di cortei storici divenuti un riferimento nazionale, di suggestive rievocazioni e ricostruzioni di antichi ambienti.

Anzi, la Giostra equestre stessa sta diventando sempre più un momento spettacolare, curato in ogni minimo dettaglio anche coreografico. Uno sforzo ingente, ma assolutamente ben ripagato dall’apprezzamento del pubblico e dal crescente valore identitario rappresentato dalla Corsa all’Anello per la secolare storia della città.

IL FASCINO DELLA GIOSTRA Lo spettacolo è avvincente. A differenza di tante altre tenzoni simili, la giostra è una vera e propria gara nella gara. Infatti i 9 binomi (cavallo e cavaliere ) in campo, in rappresentanza dei tre terzieri cittadini, non solo devono essere abili ad infilare l’anello cavalcando al galoppo, ma anche più veloci del rivale che contemporaneamente corre dall’altra parte del campo.

La Corsa all’Anello che si correva nel Medioevo, così come viene descritta dagli Statuti cittadini del 1371, era ben diversa dalla riproposizione moderna. La gara, che allora si svolgeva nella Platea Maior, l’attuale Piazza dei Priori, consisteva infatti sempre in una corsa per infilare un anello con la lancia. Ma con un cavaliere per volta e in un percorso rettilineo. L’anello, come recitano le antiche norme, era del valore di cento soldi cortonesi d’argento. E la corsa in onore del patrono, costituiva un’occasione per i giovani narnesi di tenersi allenati alle numerose e vere battaglie dell’epoca medievale.

Nella moderna Corsa all’Anello i terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria, scendono in campo ciascuno con tre cavalli e tre cavalieri. Si affrontano su un circuito ellittico con una corsia larga 4 metri e due rettilinei lunghi 52 metri ciascuno con raggio di curvatura interna di 20 metri.

Il momento dell’infilo dell’Anello (foto: Ente Corsa all’Anello)

Due cavalieri alla volta competono partendo da due stalli (collocati al centro del campo) e, come in una gara ad inseguimento, percorrono il tracciato per una volta e mezza. Ai cavalieri che si apprestano alla partenza, è concesso l’aiuto di due palafrenieri, ai quali è fatto però divieto di incitare il cavallo. L’infrazione è penalizzata con 15 punti. Al centro dei due rettilinei sono posti due porta anelli, dai quali i cavalieri devono infilare con una lancia della lunghezza di m.2,60 un anello del diametro di appena 6 centimetri.

Chi arriverà prima al terzo anello, tramite un congegno elettrico, farà cadere l’anello dell’altro cavaliere nel lato opposto. Per decretare il terziere vincitore saranno necessarie tre tornate; al termine della gara i tre cavalieri vincitori di ciascun gruppo di tornate, disputeranno un’ulteriore gara per aggiudicarsi il titolo di “Miglior cavaliere in campo”.

Il percorso è delimitato da bandiere disposte lungo tutto il tracciato: l’abbattimento di uno degli stendardi comporta cinque punti di penalità se la bandiera viene colpita all’esterno e quindici se viene toccata all’interno. L’uscita di pista del binomio comporta l’eliminazione, come anche la perdita della lancia e la separazione tra cavallo e cavaliere, per caduta. Il terziere vincitore riceverà in premio l’anello d’argento.

Dal 2017, in occasione della 49esima edizione della Corsa all’Anello, sono state introdotte due rilevanti novità: la nuova pista in sabbia sulla quale si affrontano i binomi dei terzieri e la disputa una seconda appassionante edizione, “La Rivincita”, che si tiene nel mese di settembre.

Marco Matticari

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