Claudio Finzi è stato professore ordinario di “storia delle dottrine politiche” nell’Università di Perugia per vent’anni.
Laureato a Cagliari, dove ha iniziato la carriera universitaria, successivamente ha lavorato nell’università della Tuscia (Viterbo) e di Roma “La Sapienza”. Ha inoltre tenuto corsi o seminari e impartito lezioni nelle università di Turku (Finlandia), “Pompeu Fabra” di Barcellona, di Girona (Spagna), Università Cattolica Argentina di Buenos Aires, Università Cattolica di La Plata (Argentina), di Monaco di Baviera.
Pur non trascurando altri aspetti e momenti della storia delle dottrine politiche, la sua ricerca scientifica si è sempre mossa soprattutto su due filoni.
Da un lato si interessa particolarmente del pensiero politico italiano e ispanico del Quattrocento e del Cinquecento.
D’altro canto dedica molta attenzione al problema dell’ideologia tecnocratica contemporanea.
Trattando del Quattrocento e del Cinquecento ha studiato anche il problema della guerra, considerando non tanto la tecnica bellica quanto la struttura sociale del mondo dei condottieri; i rapporti tra le famiglie; la loro cultura; il rapporto con gli Stati italiani del periodo. Particolare attenzione ha rivolto al pensiero sulla guerra espresso sia dai condottieri sia dai politici umbri, che di guerra spesso sono esperti quanto i soldati: mentalità dei condottieri, significato della guerra, importanza delle qualità dei comandanti, e così via.