Massimo Arcangeli

È linguista, sociologo della comunicazione, critico letterario, scrittore. Insegna Linguistica italiana e Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Cagliari dove è stato, dal 2008 al 2010 preside della Facoltà di Lingue e Letteratura Straniere. Dal 2010 è docente di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico presso l’università LUISS – Guido Carli e nello stesso anno è divenuto responsabile mondiale del progetto PLIDA della Società Dante Alighieri, incarico coperto sino al 2013.

Attualmente è direttore editoriale dell’area riviste della Dante.
È anche Garante per l’italianistica presso l’’Università di BanskaBystrica (Repubblica Slovacca). Dirige, per l’editore Zanichelli, l’Osservatorio della Lingua Italiana e collabora con l’Istituto dell’Enciclopedia italiana.

Numerose le collaborazioni con testate nazionali quali La Stampa, Il Manifesto, L’Unità, Liberazione, L’Unione Sarda; per Repubblica ha curato la rubrica “Il linguista” con Alessandro Aresti, per “Il fatto quotidiano” con Sandro Mariani tiene il blog “Il giocabolario”.

Tra le ultime pubblicazioni Itabolario. L’Italia unita in 150 parole (2011), Cercasi Dante disperatamente. L’italiano alla deriva (2012), Biografia di una chiocciola. Storia confidenziale di @ (2015), La forma universale di questo nodo. La cultura di Dante (con Edoardo Boncinelli, 2015), Breve storia di Twitter (2016), All’alba di un nuovo medioevo. La comunicazione al tempo di internet (2016), La solitudine del punto esclamativo, Milano, il Saggiatore, 2017, Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua, il Saggiatore, 2020. Il suo ultimo libro è Arrigo. Un mercante nella Roma del Trecento, Bollati Boringhieri, 2022.

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