Decameron 2.0 per esorcizzare il CoronaVirus

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Boccaccio per esorcizzare il coronavirus: 100 novelle in 10 giorni da sabato 14 marzo. È l’iniziativa del popolo dei rievocatori dell’Umbria, partita da Bevagna, la città del Mercato delle Gaite.

Il Decameron 2.0, attraverso il web offrirà la lettura delle 100 celebri novelle di Boccaccio. Da sabato 14 marzo e per 10 giorni verrà pubblicata una novella ogni ora.

Protagonisti gli storici, attori, musici, poeti, registi, direttori artistici, artigiani e popolani di tante feste che animano i borghi delle città italiane e contribuiscono a rendere il nostro paese un luogo unico dove cultura, storia e tradizioni sopravvivono, si alimentano e vengono utilizzati anche come strumenti per superare un periodo difficile.

Video on line:

Cos’è il Decameron 2.0 – Andrea Paris
Introduzione al progetto – Franco Franceschi
Proemio – Franco Cardini
Comincia il libro chiamato Decameron – Margherita Franceschi

Introduzione alla prima giornataGabriella Piccinni
PRIMA GIORNATA
Prima novella – “Ser Cepperello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato uno pessimo uomo in vita, è morto reputato per santo e chiamato San Ciappelletto.” Lettura di Davide Tassi.
Seconda novella – “Abraam giudeo, da Giannotto di Civignì stimolato, va in corte di Roma; e veduta la malvagità de’ cherici, torna a Parigi e fassi cristiano.” Lettura di Carmine D’Ascoli.
Terza novella – “Melchisedech giudeo, con una novella di tre anella, cessa un gran pericolo dal Saladino apparecchiatogli.” Lettura di Covid-Art.
Quarta novella – “Un monaco, caduto in peccato degno di gravissima punizione, onestamente rimproverando al suo abate quella medesima colpa, si libera dalla pena.” Lettura di Matteo Ciccioli.
Quinta novella – “La marchesa di Monferrato, con un convito di galline e con alquante leggiadre parolette, reprime il folle amore del re di Francia.” Lettura di Rodolfo Mantovani.
Sesta novella – “Confonde un valente uomo con un bel detto la malvagia ipocresia de’ religiosi.” Lettura di Gaspare Adanti.
Settima novella – “Bergamino, con una novella di Primasso e dello abate di Clignì, onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer can della Scala.” Lettura di Nicolò Ayroldi.
Ottava novella – “Guglielmo Borsiere con leggiadre parole trafigge l’avarizia di messer Erminio de’ Grimaldi.” Lettura di Caterina Fiocchetti.
Nona novella – “Il re di Cipri, da una donna di Guascogna trafitto, di cattivo valoroso diviene.” Lettura di Gabriele Bastianelli.
Decima novella – “Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna, la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare.” Lettura di Gabriele Furnari Falanga.
Conclusione della prima giornataLettura di Federico Santini.

Tutte le altre novelle sono disponbili a questi link:
Facebook: Ildecameron2.0
YouTube:
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