Giovanni Caselli

caselli_200x200Giovanni Caselli (Bagno a Ripoli, 14 aprile 1939) è un antropologo italiano di formazione culturale britannica. È Fellow of the Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland dal 1972 e Member of the Royal Archaeological Institute of Great Britain dal 1985. Ha insegnato antropologia ed archeologia in Inghilterra e a Malta, svolgendo allo stesso tempo attività di divulgatore di scienze e di storia, di creatore di collane divulgative, di autore, di illustratore di volumi per ragazzi e adulti e di consulente editoriale.

Ha dato vita a numerose imprese editoriali in Inghilterra e in Italia. Il suo stile illustrativo nel settore della ricostruzione archeologica è stato adottato da numerosi artisti in Italia e all’estero. È presente con circa quaranta schede nel Catalogo della Library of Congress e con 52 nel Catalogo della British Library. Caselli è stato il primo a rilevare sul terreno il percorso della Via Francigena da Canterbury fino a Roma (Il Cammino di Dio – Archeologia Viva N°5, 1989 pp. 54–63).

Si occupa successivamente dell’impatto della cultura iranica sulla formazione dell’Europa medievale. Vive e lavora a Bibbiena nel Casentino, da dove, nel 1969, iniziarono le sue prime ricerche antropologiche.

Studi sulle Vie romee
Il 7 marzo 2007 Giovanni Caselli tenne una conferenza mirata a dare l’avvio alla ricostruzione sul terreno della Via romea di Stade (come descritta dall’abate Alberto negli Annales Stadenses del 1236 conservati nella biblioteca di Wolfenbuttel) nel Municipio di Ochsenfurt di fronte ai rappresentanti di almeno 20 comuni tedeschi attraversati dall’itinerario storico. Da allora, assieme ad Uwe Schott di Plankstadt (Mannheim), Giovanni Caselli si è adoperato per coinvolgere le amministrazioni locali dei Länder attraversati dall’antica via per ripristinare l’itinerario e aprirlo al pubblico. Agli inizi di settembre 2010 è stata affissa la segnaletica “Via Romea” in un tratto di strada che va da Braunschweig a Wernigerode nella Bassa Sassonia. Nel 2013 la segnaletica era stata affissa fino a Mittenwald sul confine austriaco, In Italia da Bolzano a Salorno e da Ravenna a Montefiascone.

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