locandina-medioevo-fra-noi-defUn cartello all’entrata del paese che dice orgogliosamente “Capitale del Medioevo”, un borgo cinto di mura che guarda il mare Adriatico, un’imponente rocca difesa dal ponte levatoio: siamo a Gradara in provincia di Pesaro e Urbino, dove tutto respira il Medioevo. Ma se Gradara è di sicura di origine medievale, molto di quello che vediamo risale solo a cento anni fa. Come la camera di Paolo e Francesca, dove secondo la tradizione si sarebbe consumato l’immenso amore e l’efferato delitto cantati da Dante. Infatti gli arredi non sono medievali, bensì riproducono la scena della tragedia Francesca da Rimini di D’Annunzio, interpretata dalla grande Eleonora Duse di cui il proprietario della rocca era perdutamente preso.

Dunque Gradara non è soltanto il Medioevo, ma, molto di più, è il sogno del Medioevo, il suo riverbero, il simbolo della passione per quell’età che continuiamo a sentire come intimamente nostra.

Per questa ragione, Gradara è stata scelta come il luogo ideale per organizzare il convegno Il Medioevo fra noi, in cui ci si confronta sul “medievalismo”, cioè sulla ricezione e la reinvenzione del Medioevo nel mondo di oggi. Gli enti organizzatori sono di prim’ordine, dall’Università di Urbino alla Galleria nazionale delle Marche, dall’Università di Bologna alla Sapienza di Roma e all’Istituto storico italiano per il Medioevo. La formula funziona bene perché mette in contatto gli studiosi affermati con i giovani ricercatori, con gli operatori nei vari settori culturali che hanno a che fare con il Medioevo e naturalmente con il pubblico, che negli anni ha mostrato di gradire molto questa iniziativa.

La quinta edizione si terrà a Urbino e a Gradara dal 7 al 9 giugno 2018. Il tema di quest’anno è coinvolgente e attuale, poiché riguarda i Percorsi di frontiera, cioè i luoghi al limitare aperti allo scambio, le contaminazioni, l’indefinitezza. Questa metafora descrive un tema declinabile in molti modi: per esempio gli immaginari dell’Oriente e dell’Occidente, del Meridione e del Settentrione, la prospettiva dell’altro, i confini tra le discipline, le periodizzazioni, il rapporto ambiguo tra analisi e narrazione, quello tra ricostruzione scientifica e rievocazione…

Tra gli ospiti attesi vi sono diversi giovani ricercatori, nomi illustri della medievistica come Maria Giuseppina Muzzarelli e Franco Cardini, nonché Federico Fioravanti, che darà alcune anticipazioni sul prossimo Festival del Medioevo (Gubbio, 26-30 settembre 2018) e la studiosa californiana Alison Perchuk, che parlerà del Medioevo all’estrema frontiera … del Far West.

Tommaso di Carpegna Falconieri
Articolo pubblicato su MedioEvo N° 257 di giugno 2018

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