Il grande racconto della Storia

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Il Festival del Medioevo, ideato dal giornalista Federico Fioravanti, è organizzato dalla Associazione culturale Festival del Medioevo in collaborazione con il Comune di Gubbio, l’affascinante città medievale dell’Umbria che stregò Hermann Hesse:

“Si crede di sognare o di trovarsi di fronte a uno scenario teatrale.

E bisogna continuamente persuadersi che invece tutto è lì, fermo e fissato nella pietra”.

Un luogo dove si può “sentire con i propri sensi il passato come presente, il lontano come vicino, il bello come eterno”.

Herman Hesse

Nell’ultima settimana di settembre, studiosi e appassionati, grazie ad avvincenti lezioni di storia, sfogliano insieme il grande racconto di dieci e più secoli.

Il Festival del Medioevo è una lente posata sul passato per provare a capire meglio l’età presente.

E per scoprire con occhi nuovi e senza pregiudizi un’epoca vilipesa e spesso liquidata in modo frettoloso attraverso stereotipi, frasi fatte e incredibili luoghi comuni.

Secoli che per pigrizia, ignoranza o comodità, spesso vengono catalogati come “bui” oppure “oscuri”.

Gubbio. I maestosi arconi che sorreggono Piazza Grande e la silhouette di Palazzo dei Consoli con il suo “campanone”, uno dei simboli più amati della città →

Eppure quei mille e più anni che in modo convenzionale definiamo Medioevo, per focalizzare meglio l’Età classica e stabilire l’inizio di quella che chiamiamo Modernità, sono stati il crogiolo della nostra civiltà.
Un’epoca di scoperte scientifiche e di innovazioni. Dieci secoli in cui sono nate le lingue d’Europa, le nazioni, le banche e le università.

Lo ha spiegato bene Umberto Eco: “Il Medioevo inventa tutte le cose con cui stiamo ancora facendo i conti, le banche e la cambiale, l’organizzazione del latifondo, la struttura dell’amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l’università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l’ospedale e il vescovado, persino l’organizzazione turistica: sostituite le Maldive con Gerusalemme e avete tutto, compresa la guida Michelin”.

Così, a Gubbio, ogni anno, nell’ultima settimana di settembre, studiosi e appassionati, grazie ad avvincenti lezioni di storia, sfogliano insieme il grande racconto di dieci e più secoli.

Gli Incontri con gli autori si tengono al Centro Santo Spirito, un monastero del secolo XIII che attualmente ospita congressi ed eventi e si trova a pochi passi dalla centrale Piazza Quaranta Martiri.

Importanti appuntamenti arricchiscono i cinque giorni del Festival del Medioevo: mostre, mercati, spettacoli, rievocazioni e attività didattiche. Tutta la “città di pietra”, dalla meravigliosa Piazza Grande al Palazzo Ducale di Federico da Montefeltro, dal monastero di San Francesco al complesso monumentale di San Pietro, fino ai quattro storici e antichi quartieri, diventa il teatro vivente della manifestazione.

A partire dalla Fiera del libro medievale, con gli stand sia delle grandi case editrici che dei piccoli editori specializzati, con tutto quello che c’è da leggere per conoscere meglio dieci secoli di storia nell’Italia e nel mondo, fino all’appuntamento Scriptoria, durante il quale miniaturisti e calligrafi italiani e stranieri trasmettono i  segreti di questa arte medievale ai tanti appassionati e agli studenti degli istituti artistici.

Il Festival del Medioevo, con il focus Il Medioevo fra noi, dedica uno spazio particolare anche rappresentazione dell’età medievale nella cultura pop. Una eterna miniera da cui vengono ancora estratti modelli, esempi e identità: un Medioevo immaginato, reinventato, rielaborato, ricostruito e, a volte, anche sconvolto nei nuovi linguaggi della politica, dei films e delle saghe televisive e attraverso le innovazioni dell’architettura, del costume e delle mode. L’appuntamento tematico nasce in collaborazione con l’unico convegno italiano dedicato allo studio del medievalismo, organizzato ogni anno nel mese di giugno a Gradara dal Dipartimento di studi umanistici dell’Università degli studi di Urbino e dal Polo museale delle Marche.

La Tolkien session, organizzata in collaborazione con l’Associazione italiana Studi Tolkeniani, è invece dedicata all’approfondimento dell’opera del grande scrittore britannico autore del “Signore degli anelli” e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy.

In ogni edizione del Festival del Medioevo una intera giornata è costruita intorno a La scuola dei rievocatori, un evento pensato per valorizzare, attraverso l’analisi e la ricostruzione delle fonti storiche, l’appassionato lavoro di centinaia di associazioni e di migliaia di rievocatori impegnati in ogni regione d’Italia nel far rivivere la storia e le tradizioni del loro territorio. Le esibizioni in abiti storici fanno da contorno all’evento.

Il Medioevo dei ragazzi, ripetuto in diverse giornate, prevede giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati agli alunni delle scuole secondarie di primo grado.

La Fiera del libro medievale

La splendida Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio durante uno dei focus

Dalla prima edizione, il Festival del Medioevo ha affrontato i seguenti temi: La nascita dell’Europa (2015), Europa e Islam (2016), La città (2017), Barbari. La scoperta degli altri (2018), Donne. L’altro volto della Storia (2019), Mediterraneo. Il mare della Storia (2020), Il tempo di Dante (2021), Dinastie. Famiglie e potere (2022) e Oriente-Occidente. Le frontiere mobili della Storia (2023). [Qui sono disponibili i programmi di tutte le edizioni.]

Il Festival del Medioevo gode del patrocinio della Regione Umbria e della Camera di Commercio dell’Umbria, dell’Enciclopedia Treccani, del Pontificio Consiglio per la Cultura, della Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus Umanitaria e Culturale, dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (ISIME), della Società Italiana Storici Medievisti (SISMED), della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) e della Associazione Italiana di Public History (AIPH).

L’ente coorganizzatore e il principale sponsor del Festival del Medioevo è il Comune di Gubbio.

Partners per il settore didattico sono la Fondazione Giuseppe Mazzatinti di Gubbio e lUniversità Santissima Maria Assunta (Lumsa). Grazie alla loro collaborazione, il Festival del Medioevo rilascia crediti formativi ai docenti, con diritto all’esonero dal servizio secondo la normativa attualmente in vigore.

La RAI, con RAI Cultura e il canale RAI Storia è il principale media partner della manifestazione, insieme alle riviste di divulgazione storica MedioEvo e ArcheoQui le pagine del portale RAI Cultura dedicate ogni anno al Festival del Medioevo.

Collaborano in modo stabile con il Festival del Medioevo anche Italia Medievale, portale web impegnato da molti anni nella promozione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano, MediaEvi, pagina Facebook specializzata nell’analisi dei cosiddetti medievalismi, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica e l’Enciclopedia delle donne, un’opera collettiva sul web che raccoglie le biografie di donne di ogni tempo e paese.

Sostengono la manifestazione il Comune di Gubbio, la Regione Umbria, il Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL), la Fondazione Perugia e la Camera di Commercio dell’Umbria. Gli sponsor principali sono il Gruppo Financo, con Colacem, Colabeton, Park Hotel ai Cappuccini e CVR – dal 1980 l’edilizia in buone mani. Tra gli altri enti privati e aziende sponsor della manifestazione ci sono la Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus umanitaria e culturale; Metalprogetti; Tecla; BCC Pergola e Corinaldo.

Il sito della manifestazione e la relativa pagina Facebook @FestivalDelMedioevo sono gli indirizzi online dedicati alla divulgazione storica del Medioevo più visitati in Italia.

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